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Impronta

Salute e benessere, comportano impronte ecologiche non marginali, raramente gestibili in una equilibrata prospettiva di economia circolare, a parte qualche interessante progetto (come quello dell’italiana Fater SpA) nel grande comparto degli assorbenti.
Qualche dato.

Pannolini, pannoloni, assorbenti.
Ogni anno 11.000.000 di pezzi tra pannolini per l’infanzia, pannoloni da incontinenza ed assorbenti igienici, quasi 900.000 tonnellate, vengono conferiti per più della metà in discarica mentre la parte restante viene eliminata tramite inceneritore.
Questi ausili, rappresentano circa il 4% del volume totale dei rifiuti solidi urbani, un’enormità, considerando le potenzialità di riciclo e, quindi, di possibile recupero di materiali.
Da una tonnellata di rifiuti raccolti in maniera differenziata, è possibile ricavare fino a
150 kg di cellulosa (130.000 tonnellate), 75 kg di plastica (65.000 tonnellate) e 75 kg di polimero super assorbente (altre 65.000 tonnellate), da impiegare in processi di lavorazione per possono dar vita a nuovi prodotti.

Presidi per stomie.
Il solo materiale plastico tra placche, sacche e buste sviluppa in Italia rifiuti non gestiti per oltre 800 tonnellate (circa 10 kg per stomizzato) e, al momento, non esiste alcun progetto o sistema industriale di recupero ecologico, un vero peccato.

https://eco-forum.it/wp-content/uploads/2020/10/scheda_fatersmart-1.pdf