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Innovazione pigra.

rd-for-novel-medical-deviceIl mercato di prodotti e sistemi per stomia è considerato maturo: c’è poca innovazione e le novità di prodotto sono essenzialmente aggiornamenti su strutture ed oggetti esistenti da qualche decina di anni.
Dai primi presidi ad oggi, i progressi funzionali sono stati utili al miglioramento delle condizioni di vita di milioni di portatori di stomia ma, tutto sommato, sono rimasti ancorati alle medesime procedure meccaniche.
In Italia, nonostante uno dei più importanti comparti farmaceutici al mondo, materiali, attrezzature e sistemi per stomia non hanno alcun protagonista di rilievo: singolare per il Paese dell’industrial design.
Qui e là, a livello internazionale, si trovano progettazioni in fieri, che vanno seguite ed incoraggiate.
Come questo progetto di una studentessa della Pratt di New York, Charlotte Böhning, vincitrice del “National James Dyson Award” nel 2023.

https://www.pratt.edu/news/industrial-design-alumna-charlotte-bohning-wins-james-dyson-award-for-novel-medical-device

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Impronta

Salute e benessere, comportano impronte ecologiche non marginali, raramente gestibili in una equilibrata prospettiva di economia circolare, a parte qualche interessante progetto (come quello dell’italiana Fater SpA) nel grande comparto degli assorbenti.
Qualche dato.

Pannolini, pannoloni, assorbenti.
Ogni anno 11.000.000 di pezzi tra pannolini per l’infanzia, pannoloni da incontinenza ed assorbenti igienici, quasi 900.000 tonnellate, vengono conferiti per più della metà in discarica mentre la parte restante viene eliminata tramite inceneritore.
Questi ausili, rappresentano circa il 4% del volume totale dei rifiuti solidi urbani, un’enormità, considerando le potenzialità di riciclo e, quindi, di possibile recupero di materiali.
Da una tonnellata di rifiuti raccolti in maniera differenziata, è possibile ricavare fino a
150 kg di cellulosa (130.000 tonnellate), 75 kg di plastica (65.000 tonnellate) e 75 kg di polimero super assorbente (altre 65.000 tonnellate), da impiegare in processi di lavorazione per possono dar vita a nuovi prodotti.

Presidi per stomie.
Il solo materiale plastico tra placche, sacche e buste sviluppa in Italia rifiuti non gestiti per oltre 800 tonnellate (circa 10 kg per stomizzato) e, al momento, non esiste alcun progetto o sistema industriale di recupero ecologico, un vero peccato.

https://eco-forum.it/wp-content/uploads/2020/10/scheda_fatersmart-1.pdf

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TV visioni

Come ci raccontano la stomia le principali televisioni generaliste pubbliche europee?
Poco, a dire il vero o addirittura nulla dalla principale impresa culturale italiana, la RAI.
Indagando via web le grandi emittenti di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna si ottengono risultati conformi all’attenzione nazionale al problema (tranne l’Italia, gli altri Paesi hanno, ad esempio, la figura dello stomaterapista istituzionalizzata), con la BBC che dedica non poche risorse all’argomento.
Il quesito “stomia intestinale”, volutamente ampio, non ha avuto alcuna risposta diretta dal sito raiplay.it, che fornisce alcune indicazioni solamente su servizi in studio relativi ai tumori al colon-retto ma di stomia, nulla.
Siti interrogati: https://www.france.tv, https://www.zdf.de, https://www.raiplay.it, https://www.bbc.com, https://www.rtve.es


Prossimamente indagheremo l’incontinenza vista dalle televisioni pagate direttamente dai cittadini Europei.

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Sapere

Normalità

Trasformare una problema in un’opportunità: la storia di Sara Levitt di Montreal, che ha studiato grafica e web-design fino alla laurea in marketing aziendale.

Per i sedici anni dalla sua ileostomia permanente, a ventinove anni, ha deciso di “uscire allo scoperto”, partecipando ad un servizio fotografico di costumi da bagno, una sfida che è anche un’appello a chi, portatore di stomia, tende a nascondersi, come se un sacchetto di plastica fosse una vergogna invece della dimostrazione di un successo di vita.

Sara ha una lunga storia sanitaria, che inizia dopo lo svezzamento con problemi intestinali, fino alla diagnosi di Morbo di Crohn, anni passati tra ospedali ed una vita ritirata e complessa che ha coinvolto attivamente anche la famiglia.

Dalla vergogna di una menomazione, ha deciso di combattere lo stigma sociale esponendo la normalità del suo corpo, accettando da Maxim Australia il contratto per un servizio fotografico in cui la sacca di raccolta delle feci non è nascosta ma esibita, perché fa parte della sua vita e di quella di milioni di persone. Si può fare.

 

https://www.marca.com/en/lifestyle/2024/01/19/65aac306e2704e1ab08b45e4.html

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Sapere

Crederci

Adele Roberts stabilisce un record alla Maratona di Londra 2023.
Adele, nota DJ di Radio 1 della BBC, ha scritto una pagina di storia alla Maratona di Londra, diventando la donna più veloce a completare la gara con una sacca per stomia. Con un tempo di 3 ore, 30 minuti e 22 secondi, Roberts ha superato ogni aspettativa, dimostrando una straordinaria forza e determinazione.
La quarantaquattrenne ha iniziato a usare la sacca per stomia dopo un intervento chirurgico per il cancro al colon, diagnosticato nel 2021. Nonostante le difficoltà, Adele ha continuato a correre, utilizzando la maratona come simbolo di speranza e resilienza per tutti coloro che affrontano sfide simili.

https://www.theguardian.com/sport/2023/apr/23/adele-roberts-becomes-fastest-woman-to-run-london-marathon-with-stoma-bag

https://www.adeleroberts.com/about